"Citando La città di quarzo di Mike Davis (1990), Sharon Zukin descrive il nuovo aspetto acquisito dagli spazi pubblici di Los Angeles, rimodellati dalle preoccupazioni di sicurezza dei residenti e dei loro custodi eletti assoldati: "Gli elicotteri ronzano sui cieli sovrastanti i quartieri ghetto; la polizia tormenta gli adolescenti ritenendoli potenziali membri di bande, i proprietari di case acquistano armi da difesa che possono permettersi [...] o che hanno il coraggio di usare". Gli anni Sessanta e Settanta del Novecento, continua la Zukin, sono stati "uno spartiacque nell'istituzionalizzazione della paura urbana".

Elicotteri ed élite - una classe media in senso lato negli Stati Uniti - avrebbero potuto scegliere di approvare politiche statali tese ad eliminare la povertà, gestire la conflittualità interetnica e integrare tutti in istituzioni pubbliche comuni. Invece hanno scelto di comprarsi la protezione, di alimentare il boom dell'industria della sicurezza privata.

La Zukin rileva uno dei pericoli più tangibili di quella che chiama "cultura politica" nella "paura della politica quotidiana". Il raggelante e terrorizzante spettro delle "strade sicure" tiene la gente lontana dagli spazi pubblici e le impedisce di coltivare le doti e le qualità necessarie per partecipare alla vita pubblica .

Usare il "pugno di ferro " contro il fenomeno della criminalità costruendo più istituti penitenziari e comminando la pena di morte sono le fin troppo comuni risposte alla politica della paura. "Mettere sotto chiave la popolazione", ho sentito dire ad un uomo sull'autobus, portando così in un sol colpo la popolazione in un ridicolo estremo. Un'altra risposta è privatizzare e militarizzare lo spazio pubblico: rendere strade, parchi e finanche negozi più sicuri ma meno liberi.

La comunità definita da confini rigidamente controllati anziché dal proprio contenuto; la "difesa della comunità" tradotta nell'assoldare guardiani armati che controllano l'ingresso; predatori e cacciatori all'agguato promossi entrambi al rango di nuovi nemici pubblici numero uno; riduzione degli spazi pubblici a enclave "difendibili"con accesso selezionato; separazione anziché contrattazione della vita in comune; criminalizzazione di qualsiasi differenza: sono questi i principali elementi dell'attuale processo di evoluzione della vita urbana."

tratto da Modernità Liquida di Zygmunt Buman, Editori Laterza

1 commento:

  1. Della Zuckin "Politica della paura quotidiana", non "paura della politica quotidiana". Anche se la seconda è un risultato della prima :)

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