Ciao Francesca, mi chiamo Lucio e sono finito su questo blog per puro caso, cercando per immagini alcune mappe psicogeografiche di cui avevo bisogno digitalmente, e mi sono imabattuto in questa bella coincidenza di argomenti. Sto scrivendo una tesi in semiotica degli spazi urbani, con parallelismi con la psicogeografia. Sarei curioso di confrontarmi con te ma non trovo un contatto mail sul sito. Spero sia ancora attivo questo sito web, grazie.
"I liquidi, a diferrenza dei corpi solidi , non mantengono di norma una forma propria. I fluidi, per così dire, non fissano lo spazio e non legano il tempo. Laddove i corpi solidi hanno dimensioni spaziali ben definite ma neutralizzano l'impatto - e dunque il significato - del tempo (resistono con efficacia il suo scorrere o lo rendono irrilevante), i fluidi non conservano mai a lungo la propria forma e sono sempre pronti e inchlini a cambiarla, cosicché ciò che conta per essi è il flusso temporale più che lo spazio che si trovano ad occupare e che in pratica occupano solo "per un momento". [...] I Fluidi viaggiano con estrema facilità. Essi "scorrono", "traboccano", "si spargono", "Filtrano", "tracimano", "colano", "gocciolano", "trapelano"; a differenza dei solidi non sono facili da fermare: possono aggirare gli ostacoli, scavalcarli, o ancora infiltrarvisi. Dall'incontro con i corpi solidi escono immutati, laddove questi ultimi, qualora resistino tali, non sono più gli stessi diventano umidi o bagnati."
Bauman Zygmunt, Modernità Liquida, Ed. Laterza, ISBN 88-420-6514-5
Bauman Z., Vita Liquida, Ed.Laterza, ISBN 88-420-7699-6
Careri Francesco, Walkscapes, camminare come pratica estetica, con prefazione di Gilles A. Tiberghien, Piccola Biblioteca Einaudi, ISBN 978-88-06-18067-6
Gilles Clément, Manifesto del Terzo Paesaggio, Ed. Quodlibet
Seymour John , Il Libro dell'Autosufficienza
Ma Infondo perché questo blog? Appunti per una geografia liquida, la macroregione sentimentale
La geografia è fatta di avvenimenti della storia, ma le storie possono anche essere personali, calibrate sulla base delle proprie attitudini e dei propri affetti.La geografia, come la storia e come il linguaggio, è in costante mutamento.
Come determinare quali sono i limiti degli spazi della comunità geografica nei quali si possano riconoscere sé e gli altri? Come contraddistinguere il minimo comune denominatore delle proprie radici storiche, linguistiche e culturali?
A questo proposito si è scelto di indirizzare il programma del corrente anno accademico verso una tematica di grande contemporaneità, quale è la ridefinizione degli spazi geografici di appartenenza che, mutuando la celebre definizione di Zygmunt Bauman, possono ricondurre a una sorta di geografia "liquida".
Se si sceglie di attribuire un valore affettivo al disegno dei confini della propria personale carta geografica, ecco l'apparire di una "macroregione sentimentale", fatta dell'insieme delle persone che la vivono, che unisce realtà territoriali differenti."
Questo blog non è altro che l'inizio della mappatura di questa macroregione, esso documenta i miei passi di studio e analisi indirizzate ai miei e ai nostri (di chi chi frequenta i medesimi cosri di Progettazione Multimediale e Metodologia Progettuale per la Comunicazione Visiva presso l'Accademia Carrara di Bergamo) luoghi affettivi, e indirizzate a chi come noi si è occupato di trattare di argomenti che in un qualche modo volgono verso la "costruzione" di una geografia liquida.
Ciao Francesca, mi chiamo Lucio e sono finito su questo blog per puro caso, cercando per immagini alcune mappe psicogeografiche di cui avevo bisogno digitalmente, e mi sono imabattuto in questa bella coincidenza di argomenti. Sto scrivendo una tesi in semiotica degli spazi urbani, con parallelismi con la psicogeografia. Sarei curioso di confrontarmi con te ma non trovo un contatto mail sul sito.
RispondiEliminaSpero sia ancora attivo questo sito web, grazie.